Il problema
dell’Husqvarna Motorcycles sta diventando un vero problema per la
provincia di Varese e in generale per il settore italiano del
motociclo; ed è per questo motivo che anche noi vorremmo dire la
nostra in proposito. In particolare vorremmo analizzare gli “attori
in campo” e capire meglio come si è arrivati a questa situazione.
L’azienda ha comprato da MV AGUSTA nel 2007 il marchio Husqvarna
con una dote di circa 250 lavoratori e ha ritirato il sito produttivo
di Cassinetta di Biandronno, usufruendo di importanti sgravi fiscali.
La prima riduzione del personale nel 2009 e gli investimenti fatti
nel settore immobiliare, anziché in quello produttivo del sito,
rendevano già evidente la chiara volontà di BMW.
MV AGUSTA
L’azienda, con
la cessione a BMW del marchio Husqvarna e del sito produttivo di
Cassinetta con gli annessi 250 lavoratori, era riuscita a salvarsi.
Siamo quindi stupiti che il presidente si
sieda al tavolo provinciale di crisi, interessandosi anche del
problema occupazionale…Ci risulta infatti che l’azienda TECNOTEL
di Morazzone, che produce telai esclusivamente per MV AGUSTA, stia
chiudendo. Lo scenario più probabile è quello per cui solo il 50%
dei lavoratori occupati verranno riassorbiti da MV AGUSTA e si
sussurra che i telai verranno prodotti in ASIA.
UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI VARESINI (UN.I.VA)
Sono i migliori della compagnia! Nel 2009 il responsabile sindacale
preferì isolare, con accordi separati, quella parte del sindacato che stava lottando per un piano industriale e occupazionale . Con
quell’operazione mostrò una miopia e, alla luce dei fatti odierni,
un’incapacità politico/sindacale, requisiti minimi inerenti al suo
ruolo. D’altronde non ci stupiamo: il ruolo dell’associazione è
solo bottegaia! Basta che le aziende paghino le quote associative, il
resto…mungere lo stato.
I
POLITICI VARESINI
Intervengono durante le
crisi aziendali, ma diciamo la verità, non ne salvano una! Solo
passerella…
IL
SINDACATO CONFEDERALE
Forse credono
veramente di salvare l’occupazione e il sito produttivo, speriamo
che non vogliano far fare solo ginnastica ai lavoratori. Quello che è
certo è che siamo alla lotta sindacale all’acqua di rose. Cosa
aspettano a lanciare l’occupazione della fabbrica e del sito dove
sono stoccate le migliaia di moto a marchio Husqvarna invendute? Se
aspettano l’intervento del ministero dello sviluppo, mi sa che
stiamo freschi….
SONO
TUTTI FURBI!
Diciamo ai
lavoratori che devono difendere il loro lavoro con i denti e che non
hanno più niente da perdere, altro che lotta per gli ammortizzatori!
La battaglia sindacale si deve fare per costringere KTM a tenere la
produzione, e quindi l’occupazione, a Cassinetta in modo da non
depauperare ancor di più il territorio.
PROSSIMAMENTE
IN PUBBLICHEREMO I BILANCI BMW CON RELATIVE ANALISI
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=145907
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